Antonio Di Cicco (1931-1989)
BIOBIBLIOGRAFIA


Antonio Di Cicco nasce a Villalago, in provincia de L'Aquila, nel 1931 per poi trasferirsi, dopo pochi anni, a Roma con la famiglia. Qui compie gli studi focalizzando progressivamente i suoi interessi sulla letteratura. Di grande importanza a tale proposito e' l'influenza di G.B. Salinari, suo professore al Liceo Classico "Pilo Albertelli". Dopo il Liceo si iscrive alla Facolta' di Lettere per laurearsi con una tesi sul rapporto fra lingua letteraria e lingua dialettale nel teatro del Ruzante, con il Prof. A. Schiaffini. Dopo la Laurea si allontana dall'ambiente universitario, dedicandosi all'insegnamento e trasferendosi in Toscana.

Negli anni '60 Di Cicco collabora ai programmi culturali del terzo programma radiofonico e inizia la sua attivita' letteraria; stabilisce anche rapporti di collaborazione con la rivista fiorentina "Il Ponte", per la quale cura le recensioni delle novita' letterarie, ed entra in contatto con l'ambiente universitario di Pisa , all'interno del quale si ponevano in quegli anni i fondamenti teorici dei movimenti studenteschi del 1968.

Nel 1973 ritorna a Roma, , che considera necessaria al suo lavoro letterario, trovandosi a insegnare nei licei piu' "caldi" del 1977. Dal duro confronto con la realta' del nuovo disagio giovanile nasce il suo primo romanzo, "Homo Patiens", scritto tra il 1973 e il 1977, pubblicato nel 1980 come Quaderno della rivista fiorentina "Salvo Imprevisti", con la cui redazione condivide il progetto di una letteratura sperimentale e non ufficiale. Il romanzo, pur avendo una circolazione limitata, incontra molti consensi, tra cui una lusinghiera segnalazione di Piero Santi.

In questi stessi anni pubblica, insieme al Prof. C. Venturi, una serie di volumetti editi da Zanichelli per la nuova scuola superiore, in cui si offre un panorama della letteratura italiana moderna e contemporanea. Di questa serie vengono pubblicati, a partire dal 1981, quattro volumi con il titolo "Lavorare su.." gli autori e i testi dell'Italia Repubblicana". Successivamente, nel 1983, pubblica anche, per lo stesso editore e con lo stesso partner, un nuovo testo per la scuola intitolato "Antologia Operativa" che ha una buona diffusione nelle scuole superiori confermando le sue doti didattiche e culturali.

Successivamente, nel 1986, Antonio Di Cicco pubblica per le Edizioni S. Marco il suo secondo romanzo, "Duale", che registra una buona accoglienza e viene recensito da quotidiani e riviste specializzate. Ma continua anche la sua attività di professore e di autore di testi per la scuola: nel 1988 pubblica infatti, ancora per Zanichelli e con la collaborazione di C. Venturi, un' antologia italiana intitolata "Dentro il testo", che continua ad essere accolta con grande favore nel mondo della scuola.

Nel 1989 infine, dopo una breve e violenta malattia che lo conduce rapidamente alla morte, viene pubblicato postumo dall'editore Marsilio il suo terzo romanzo "Oltre il labirinto", alla cui stesura Di Cicco ha dedicato il suo ultimo anno di fatiche letterarie. Per la bibliografia di base di questa opera, la piu' complessa e riuscita dell'autore, si possono citare opere di mitologia classica, in particolare quelle relative al mito di Teseo ("Vita di Teseo" di Plutarco, "Fedra" di Racine e di D'Annunzio), alcuni testi di studiosi del mito del Labirinto ( "Nel labirinto" di Kerenyi, "Il libro dei labirinti" di Santarcangeli) e infine la grande influenza del "Tractatus logico-philosophicus" di Wittgenstein.

Antonio Di Cicco ha lasciato una vasta produzione inedita di romanzi e racconti.

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